Papa Francesco risponde al cardinale Dominik Duka: “Comunione ai divorziati anche senza astenersi dal sesso”.
Il 13 luglio scorso l’arcivescovo emerito di Praga, cardinal Dominik Duka, avanzò alcune domande a nome della Conferenza episcopale ceca. Papa Francesco offre una risposta che spiazza i conservatori, dando la possibilità alle coppie divorziate e risposate di accedere alla comunione pur senza astenersi dai rapporti sessuali.
Un processo di accompagnamento
A sette anni e mezzo dalla pubblicazione della ‘Amoris Laetitia’, il Pontefice concede l’accesso ai sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia quando, in un caso particolare, “esistono limitazioni che attenuano la responsabilità e la colpevolezza“.
Si tratta di un processo di accompagnamento che “può essere orientato verso altre forme di integrazione nella vita della Chiesa: una maggiore presenza nella comunità, la partecipazione a gruppi di preghiera o di riflessione o il coinvolgimento in vari servizi ecclesiali”.
Papa Francesco parla quindi di un accompagnamento pastorale come esercizio della “via caritatis”, che non è altro che un invito a seguire la strada “di Gesù: della misericordia e dell’integrazione”.
Papa Francesco: “Sì all’Eucaristia per i divorziati”
Come afferma Bergoglio nella lettera al Delegato della Regione Pastorale di Buenos Aires, Amoris laetitia si basa sul “magistero dei precedenti Pontefici, che già riconoscevano la possibilità per i divorziati in nuove unioni di accedere all’Eucaristia“, purché assumano “l’impegno di vivere in piena continenza, cioè di astenersi dagli atti propri dei coniugi”.
Francesco mantiene “la proposta della piena continenza per i divorziati e i risposati in una nuova unione, ma ammette che vi possano essere difficoltà nel praticarla e quindi permette in certi casi, dopo un adeguato discernimento, l’amministrazione del sacramento della Riconciliazione anche quando non si riesca a essere fedeli alla continenza proposta dalla Chiesa”.
“Un magistero ordinario”
D’altronde, l’esortazione apostolica Amoris Laetitia, è un “documento del magistero pontificio ordinario, verso cui tutti sono chiamati ad offrire l’ossequio dell’intelligenza e della volontà”. I presbiteri hanno il compito di “accompagnare le persone interessate sulla via del discernimento secondo l’insegnamento della Chiesa e gli orientamenti del Vescovo”.
Questo vuol dire che “è auspicabile che l’Ordinario di una diocesi stabilisca alcuni criteri che, in linea con l’insegnamento della Chiesa, possano aiutare i sacerdoti nell’accompagnamento e nel discernimento delle persone divorziate che vivono in una nuova unione”.